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N°37 - Preghiera: Adorazione della croce
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Grazie, Gesù, per averci regalato Nuccia. Alleluia!

MESSAGGIO: ADORAZIONE DELLA CROCErosa

Sono ai piedi della Croce e adoro il mio Signore, che mi amò fino a farsi dono per
salvarmi. I miei occhi si posano con profonda pietà sulle ferite delle mani, dei piedi, del
costato di Cristo. La mia intelligenza non riesce a comprendere a pieno il mistero della Croce,
anzi inorridisce al ricordo di tante atrocità subite dal mio Gesù, di tante crudeltà, di tanta
violenza, che l'uomo compie sull'uomo.
Ma, a poco a poco, emerge in me la sapienza del cuore, che illumina la ragione e mi
presenta la nobile causa della Croce: dare la vita per i fratelli, come Gesù.
Dal profondo dell'anima sento salire un grazie accorato e riconoscente al Crocefisso,
sento un vivo desiderio di baciare il legno, che fu bagnato dal preziosissimo Sangue, che
sostenne il santo Corpo di Cristo, da cui venne la nostra salvezza. Contemplo con amore la
Croce, chiudo gli occhi e, nel silenzio, si affollano alla mia mente tante immagini,
che suscitano in me i più contrastanti pensieri e sentimenti.
Adorando la Croce, contemplo due misteri: quello del dolore e dell'amore.
Riflettendo, mi rendo sempre conto che la sofferenza è, purtroppo, conseguenza del peccato, però non
(tanto) come castigo di Dio, perché il dolore è entrato nel mondo a causa del peccato
e ogni uomo ne fa esperienza.
Considerando il mistero dell'amore, riconosco Cristo, Maestro d'amore.
Dalla Croce Egli insegna che non c'è amore senza dolore, che la vita è dono generoso, che bisogna vivere
e lottare, per i grandi ideali della vita, per il trionfo dell'amore, della verità, della giustizia, della pace.
Con questi ideali è necessario diventare ostia, trovando il coraggio di subire
l'oltraggio, l'umiliazione, il dolore, la persecuzione, il martirio.
Per meglio accettare e vivere la Croce, Gesù mi suggerisce di contemplare le gioie
della vera vita. Quando sono affaticata e stanca la sua voce mi sussurra dolcemente:
“Coraggio, abbi fede in me e spera. Continua ad amare e a offrire la tua croce. Sappi che solo
l'amore sostiene e permette il sacrificio gradito a Dio.

Io ho bisogno di vittime d'amore, di martiri, di doni generosi quotidiani.
Guarda la mia Croce e unisciti spiritualmente al sacrificio della Messa,
che si celebra ogni giorno sugli altari di tutta la terra. Non sciupare inutilmente il
tempo che il Padre ti dà da trascorrere sulla Croce. Sappi che, lamentandoti, impedisci il
compimento della volontà di Dio in te e ritardi la realizzazione del Suo Regno. Pensa invece
al valore che acquista ogni tua sofferenza, unita a quella di Cristo Gesù e da Lui offerta al
Padre. Potrai col tuo dolore, accolto ed offerto, ridare la vita, chissà, a quante anime, che
diversamente l'avrebbero perduta. Pensa che al di là del vuoto della morte, al di là di ogni
sofferenza, c'è la vita senza fine, il giorno senza tramonto, dove ci ritroveremo con i nostri
cari e con tutte le genti che hanno purificato le loro anime nel Sangue dell'Agnello, nel
crogiolo del dolore e della tribolazione sulla terra. Perché cerchi la vita dov'è la morte? Io ho
vinto la morte e ti comando di essere forte, di accettare la tua Croce.

Baciala con lo stesso amore, con cui baci il Crocefisso”.
Signore Gesù, mi voglio prostrare dinanzi alla Tua Croce, voglio baciarla, bagnarla
delle mie lacrime, adorarla, contemplarla con amore e riconoscenza, tutti i giorni della mia
vita. La tua Croce regna sovrana nella mia casa ed io la guardo, l'invoco, la cerco, per
ricevere luce e sostegno, specialmente nei momenti più duri della prova. Grazie per la tua
santa silenziosa presenza nella mia vita. O Croce benedetta di Cristo, tu sei la compagna del
mio viaggio. Perdonami se alla tua presenza, talvolta mi sono lasciata turbare dalla prova, se
qualcuno della mia famiglia è stato verso di Te irriverente o peggio ancora ti ha offeso.
Croce Santa di Cristo, sei impressa nel mio cuore e ti vedo brillare anche nel buio
delle mie veglie notturne. Insegnami e comunicami la forza, il coraggio, l'amore di Gesù,
perché non mi lasci turbare da nulla. La tua luce plachi in me ogni tempesta e generi
sentimenti di benevolenza, di perdono, di misericordia per tutti, specialmente per i peccatori
più ostinati. Fa che per essi salga dal mio cuore la stessa preghiera di Cristo: "Padre perdona
loro, perché non sanno quello che fanno." Suscita in me una continua preghiera di abbandono,
perché, sappia consegnarmi ogni giorno nelle mani di Dio e a Lui affidare il mio Spirito, la
mia vita, i miei cari, i miei amici, le mie suppliche...

Oggi, più che mai, riconosco il valore salvifico della Croce.

E Tu, mio Gesù, Crocefisso per amore, rappresenti la bilancia del mondo, perché col sacrificio della Croce
vuoi dare il giusto equilibrio all'umanità per restituirle l'originale dignità. Le Tue braccia,
Signore, sono spalancate sul mondo e la tua Croce, come bilanciere, mostra da un lato i
peccati del mondo, dall'altro i meriti infiniti di Cristo! Grazie a questi ultimi, anche i peccati
più gravi, da scarlatti, diventano bianchi come la neve e i peccatori sono giustificati, purché
riconoscano gli errori commessi, si pentano e li confessino, inchiodandoli all'albero della vita.
Adorando la Croce, lo Spirito mette a confronto due protagonisti: Cristo e l'uomo.
Quest'ultimo è di per sé incline al male, per la fragilità che gli deriva dal peccato originale. Da
solo sarebbe incapace di redimersi dal male, essendo stato ferito a morte dal peccato. Ma Tu
Gesù, Figlio di Dio, hai distrutto il peccato: morendo, hai vinto la morte. Dov'è, o morte, il
tuo pungiglione? La Croce gloriosa di Cristo cambia il destino dell'umanità, basta credere che
Cristo è morto e risorto per noi, basta mettersi alla sua sequela e abbracciare la propria croce,
come fosse la Croce di Gesù. "Se il chicco di grano non muore, non porta frutto!", dice il
Signore! Grazie al sacrificio della Croce, vissuto ed offerto con mansuetudine ed amore, ogni
lacrima, ogni dolore, ogni tribolazione sono redenti dal
Preziosissimo Sangue di Cristo, unico solvente che scioglie il peccato.

Ave, o Croce benedetta, unica speranza in questi tempi di passione. Amen.

Nuccia


(nota di Nuccia: “Se non ci sarò per Pasqua, da spedire a Federico, la leggerà lui al
mio posto. Grazie).